Castles of Chianti in English |
Schlösser im Chiantigebiet auf Deutsch |
GAIOLE la troviamo attestata come importante centro di mercato della zona fin dal sec. XI tra le carte di Coltibuono e dell'Archivio di Stato di Firenze ed anche in quello di Siena troviamo due atti del 1292 di acquisto di bestiame tra abitanti di Cacchiano e Tornano conclusi "in foro de Gaiole". Attualmente è un paese allungato sul fondovalle, caratterizzato dal torrente Massellone che l'attraversa, varcato da alcuni ponti e ponticelli e che non manca di resti del suo passato con alcune costruzioni medioevali individuabili nella parte alta del paese, tra le quali una torre in pietra, forse un molino. Barbischio visto di Gaiole in Chianti
Da Gaiole prendendo invece a metà del paese una strada a sterro verso levante, si sale rapidamente, passando vicino alle
CAPANNELLE, casa colonica trasformata in azienda agricola, nella
cui cantina si può ancora vedere il basamento di una torre medievale distrutta durante la guerra.
Continuando a salire si sbuca nella statale proveniente da Gaiole, ormai vicinissimi al valico, dopo il
quale si riscende verso il Valdarno. Domina imponente sulla destra il castrello diroccato di Montegrossi. Vi conduce una strada a sterro sulla destra, al cui inizio si trova
CANCELLI, certamente in origine avamposto di Montegrossi, in seguito casa colonica, dalla quale
emerge un'alta torre in pietra assai ben conservata. Badia a Coltibuono
Dal valico della statale, di fronte alla strada per Montegrossi, ne parte un'altra, che, attraverso uno splendido bosco, giunge in breve alla BADIA A COLTIBUONO. Sembra che un primo oratorio dedicato a S.Lorenzo sia qui sorto ad opera di un Geremia dei Firidolfi tra la fine dell'VIII e il principio del IX secolo; esso non ebbe però vita facile ed era del tutto decaduto nel 1037 quando i successori decisero di restaurarlo e trasformarlo in abbazia, affidandola a quel movimento vallombrosano, che sorto da poco come reazione alla corruzione che dominava larghi strati della gerarchia ecclesiastica, stava rapidamente espandendosi; nel 1049 i patroni le fecero poi una prima donazione di beni, che la mise fin da allora in possesso di una vasta proprietà. Essa continuò a prosperare e ad espandersi fino a tutto il XII secolo, ma nel secolo successivo, con le mutate condizioni politiche, economiche e sociali, ebbe inizio la sua decadenza, favorita anche da gravi contrasti con la famiglia dei patroni. Entrò da allora stabilmente nell'orbita di Firenze, che nel 1239 la prese ufficialmente sotto la propria protezione; ma ciò non la salvò dalle conseguenze delle guerre e delle imposizioni finanziarie tanto da parte della chiesa che dei Fiorentini, che ne accelerarono la decadenza economica. La temporanea caduta dei Medici alla fine del XV secolo finì di cancellare il patronato dei Ricasoli. La tranquillità susseguente alla conquista di Siena e la fine del sistema degli abati commendatari riportarono l'abbazia ad un nuovo periodo di floridezza economica, che poté protrarsi più o meno fino alla soppressione napoleonica. |
-
Pieve di Spaltenna, Vertine, Uliveta, S. Donato in Perano, Vistarenni
/td>
Itinerario Giallo - Gaiole, Barbischio, Capannelle, Cancelli, Castello di Montegrossi, Badia a Coltibuono - Vertine, Meleto, Rietine, Castagnoli, Starda, Monte Luco della Beraredenga, Montecastelli
- Campi, San Sano, Monteluco di Lecchi, San Polo in Rosso, Galenda, Le Selve
- San Giusto a Rentennano (alle Monache), Lucignano, La Torricella, Castello di Brolio
Castelli del Chianti ©
ammonet InfoTech 2005 - 2018 All rights reserved. Gestione Sviluppo Promozione Registrazione Siti Web ammonet InfoTech
Agriturismi in Chianti
case vacanze, Bed & Breakfast