Castles of Chianti in English |
Schlösser im Chiantigebiet auf Deutsch |
Continuando per la strada da poco abbandonata si raggiunge subito il villaggio di Lecchi, dal quale si sale a destra al castello di MONTELUCO DI LECCHI, che domina da una stupenda posizione tutta la valle del Massellone. La prima sicura memoria di Monteluco la troviamo nel 1176, quando è tra i castelli che i senesi dovettero cedere a Firenze. Divenne possesso dei Ricasoli di Cacchiano nel 1182, quando fu loro ceduto dall'abate di Coltibuono, possesso confermato da Enrico VI nel 1197, anche se per molti anni continuò ad esercitare un controllo su questa zona quel Guarnellotto Mazzalombardi, che Federico I aveva estromesso da Campi e da Tornano finchè nel 1229 Firenze promise tanto a Guarnellotto che a Diotisalvi Ricasoli di restituire loro le torri di Monteluco, una volta terminata la guerra con Siena; infatti, per la sua posizione strategica, Monteluco non cessò mai di essere molestato dai Senesi, che non sapevano rassegnarsi a rinunciarci. Oggi il castello si compone di due nuclei ben distinti: un avamposto più basso, lungo la strada di accesso, in forma di poderoso torrione in pietra con numerose aperture; sulla vetta è un grosso complesso che si svolge attorno a un cortile, al quale si accede per un elegante arco in pietra e mattoni; nel corpo di fabbrica a destra sono i resti di un apparato a sporgere in un angolo, mentre il corpo di fabbrica a sinistra dà l'impressione di essere stato un mastio. L'insieme di questi edifici era poi difeso da una cinta di mura, della quale si conservavano vari tratti. Tutto il complesso è stato recentemente restaurato. Dopo Lecchi si sale rapidamente con magnifica vista su Monteluco, sulla valle e sui monti attorno. Giunti al culmine della salita, una breve deviazione a sinistra conduce ad AMA, castello attestato nei primi decenni del sec. XIII come dominio di un ramo dei Ricasoli.
Poco più avanti, sempre dallo stesso lato, una breve strada porta a GALENDA, piccolo villaggio di cui si trova memoria nelle carte di Coltibuono fin dalla fine dell'XI secolo e che conserva una bella torre in pietra con una porta e due finestre ad arco originarie. |
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